Anche oggi gli sposi pellegrini si sono concessi una partenza senza troppa fretta, sara' stata la presenza del collegamento a internet sempre disponibile e gratuito dell'albergue di Leon o forse la buona dormita dopo la notte "brava" trascorsa a Leon tra un ristorante e l'altro, fatto sta che prima delle 7 e un quarto non si e' sentita una mosca volare.
In compenso la serata passata a leon fino alle (udite udite) 23.30 ci ha pemesso di riprendere le forze e goderci il fresco e il passeggio di Leon sorseggiando una birra e pizzicando delle buonissime tapas davanti alla chiesa di San Isidoro. Secondo Roberto le ragazze di Leon sono le piu' carine tra quelle viste fino ad ora, eccezion fatta per una valchiria intraveduta davanti a un bar di Burgos con pantacalze nere brillanti e minigonna nera attillata sopra...secondo Michela la tipa non era molto fine, sara´ma i gusti non coincidono mai..
Come spesso e´accaduto durante il cammino, anche stavolta l'uscita dalla citta' non regala bei paesaggi, zone industriali, periferie un po' grigie, pero` prima di uscire dal centro ci siamo rifatti un po`gli occhi andando a passare dalla pizza San Marcos dove troneggia l'omonimo hotel, un tempo rifugio per pellegrini e ora hotel extra lusso. Lo abbiamo salutato ripromettendoci di tornare un giorno (magari quando sara´ancora valida l'offerta speciale della doppia a 110 euro) e con questo pensiero positivo ci siamo avviati verso Virgen Del Camino, il paese da cui abbiamo poi preso il sentiero che ci ha poratati alla destinazione di oggi.
Davanti al santuario della Virgen, verso le 11, mentre boccheggiavamo presagendo il caldo infernale che si stava scatenando, un cappellano del santuario ci ha indicato la via da seguire per il sentiero alternativo da noi scelto, quello che evita la strada statale. E cos¡ abbiamo percorso gran parte del percorso di oggi sotto un sole cocente ma molto attutito dal vento. Per fortuna la giornata e`stata allietata anche da qualche piacevole incontro, come quello del gruppo di calabresi conosciuti il giorno prima a Leon che stanno facendo il camino trascinando con se un "carrillo" perche` "se non mangi il boccadillo non puoi tirare il carillo e se non lo mangi tutto quanto non diventi manco santo", questo e`il loro motto..
Speriamo di incontrarli domani a Astorga , magari al museo del cioccolata dove regalano ai visitatori una tavoletta di cioccolata al termine della visita. Contenti di aver lasciato Villa de Mazarife, che era la tappa prevista dalla guida terre di mezzo (cosi' domani arriviamo prima ad Atorga), salutato gli amici calabresi che volevano a tutti i costi che ci fermassimo con loro, e superato l'interminabile e faticosissimo , soprattutto per Michela, rettilineo assolato che si fa per arrivare a Villavente. Robert era leggero come una piuma e Michela arrancava dannatamente ma il cammino e`anche questo..
L'emozione piu´grande della giornata comunque e`stata la sosta al "mulino della galochas"dove , vista l'ora e la stanchezza, abbiamo deciso di fermarci. La gestione e`famigliare, con mamma, papa' , due figlie gemelle e il fidanzato di una delle due. La signora Mercedes ci ha accolto facendoci subito conoscere i gattini di casa, e poi ci ha accompagnato a vedere l'orto per farci vedere l'insalta che avremmo mangiato a cena che e`stata consumata assieme a tutta la famiglia e per Michela e`stato preparato un supplemento di verdura ..tante chiacchiere e un'atmosfera molto calda e quasi di "quotidinita`". La casa rural, come la chiamano qui, sorge su un vecchio mulino di cui sono state conservate , ristrutturate e riadattate alcune parti, c'e`ancora il canale che passa sotto la casa e a breve dovrebbero riuscire a utilizzare l'acqua per produrre l'energia per l'uso domestico. La nostra habitacion e' nella cabaña a fianco della casa principale e siamo davvero contenti di avere lasciato per un'altra notte l'atmosfera dell'albergue peregrinos.
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