Il cammino francese verso Santiago
UTREYA! SUSEYA!
mercoledì 10 giugno 2009
16 - Sahagun
Calzadilla de la Cueza - Sahagun partenza ore 8 arrivo ore 16 km 22
E dopo l'impresa il crollo. Ci siamo svegliati intorno alle 7 riposati e pimpanti. Che meraviglia quando con i tappi all'orecchie non si sentono il trombare delle persone che russano(oramai ci stiamo facendo una cultura musicale sull'argomento) e i mille rumori di sacchetti e zaini delle persone che si preparano per partire presto. Le fatiche di ieri erano completamente dissolte e il grande miracolo del cammino poteva compiersi in un nuovo giorno: svegliarsi e rinascere con le fatiche e i dolori del giorno prima svanite ed affrontare cos¡ con nuove e sane forze un'altra giornata di cammino.
A meta' mattina nonostrante i due caffe' con latte ecco sopraggiungere a Moratinos a circa 16km, forse dopo una pausa di troppo, l'abbiocco, la fatica. Siamo arrivati a S. Nicolas del real cammino che erano le 13 e a quel punto abbiamo deviato verso un ristorante dal sapore tipico. Abbiamo gustato un buon menu' del pellegrino con dei bei piatti di verdure cotte e crude e ci siamo anche riscaldati con l'aggiunto di un paio di bicchieri di vino.
L'arrivo a Sahagun e' avvenuto due ore dopo con un passo molto lento. Se ieri per buoni tratti abbiamo tenuto una media di 5km/h e forse pure 7 km /h in certi momenti oggi possiamo dire che siamo scesi alle medie di inizio cammino con 3 km/h scarsa senza concederci neanche grandi soste. Proprio per questo passo diverso e per il fatto che ciascuno ha programmato l'arrivo a Santiago con un tempo diverso, molti compagni (alcune guide francesi organizzano il cammino in 34 o 41 tappe, altri lo cercano di realizzare in 21, alcuni dal passo da maratoneta in 17, noi lo stiamo provando in 30) che fino ad adesso ci avevano accompagnato non ritroviamo piu': Paolo di Torino, il gruppo dei nonni di La Spezia, Nielsen dal Brasile, la coppia australiana, Daniel a Aniel dalla Francia... tanti compagni pellegrini che ci auguriamo arrivino a Santiago.
Il cammino e' anche questo, mantere e rispettare un certo passo o forse ascolatare e assecondare il passo della giornata. Ci sono quelli che per fare tappe da 40 -45 km al giorno tengono tra i 5 e i 7 km /h con continuita' e quelli che mantengono la stessa media anche se devono farne solo 22 di chilometri al giorno. Noi siamo senza una media, senza un continuita'. Se all'inizio potevamo lamentarci per il fatto di sentirci piu' lenti degli altri e arrivare per ultimo, adesso abbiamo accettato il nostro passo e i nostri momenti.
Quest'oggi forse avremmo potuto fare qualche chilometro di piu' ma siamo contenti cos¡. Siamo arrivati in tempo per fare una lavatrice e fare un giro per il paese. Domani ci aspettano altri 37 km circa per arrivare a Mansilla de Las Mulas facendo il percorso alternativo romano.
Se a Michela oggi questa nuova destinazione sembra impossibile domani con un altro ritmo ed una nuova programmazione quella meta' potra' forse essere raggiunta.
Se ieri la monotonia del tragitto e' stato stemperato anche ripercorrendo mentalmente e visivamente i nostri 15 giorni di cammino per riassaporare le emozioni, gli incontri, oggi ci siamo allontanati dal momento presente per guardare al nostro futuro. Fare previsioni, programmi su cosa sara' il nostro cammino di vita, di famiglia quando ritorneremo a casa. Quale casa? Dove? Come? Porsi le giuste domande, ma soprattutto capire le priorita' e le aspirazioni.
Cerchiamo di costruire in questo cammino dei punti fermi e poi si vedra'; e' certo che la vita che ci aspetta avra' un sapore e una direzione nuova anche guidati dal cammino.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento