I messaggi spirituali che il cammino ci ha lasciato
Tenere alta la presenza sempre, non fare dipendere l’azione dal giudizio, mantenere la propria autonomia, continuare il cammino; essere tenaci, andare avanti anche senza l’approvazione degli altri..
Il cammino e' finito (quello verso Santiago) e cos¡ pure lo spazio da dedicare a questo blog.
Curiosiamo ogni tanto e vorremmo pure metterci tranquillamente mano per fare delle correzioni ai vari post e inserire delle immagini del viaggio. Purtroppo non abbiamo ancora trovato il momento giusto per farlo. Siamo contenti di leggere i commenti e sentire belle cose da tutti.
Il nostro cammino qui in Spagna /Portogallo prosegue. Dopo le fatiche del cammino avremmo voluto goderci un po' di mare in Galizia. E' una regione splendida che offre mille svaghi e opportunita', ma il tempo e' stato inclemente, accompagnandoci con il grigio e la pioggerellina ad intermittenza.
La giornata piu' bella a Santiago e' stata sicuramente quella dell'arrivo e della festa di San Giovanni, a parte l'emozione della messa in chiesa e la visita fatta al convento di San Francesco d'Assisi di Santiago. Qui normalmente in estate c'e' un serivzio di accoglienza per i pellegrini. Lo abbiamo trovato chiuso, ma ci tenevamo a conoscere Padre Paco (Francisco) Castro e porgere i saluti di Angela e Francesco e Michela Dragoni. E' stato uno scambio molto bello. Ci ha raccontato dell'esperienza che si fa' l¡ nei mesi estivi con i pellegrini (ci ha gia' fatto immaginare di ritrovarci l¡ come hospitaleri) e ci ha regalato qualche breve momento della sua vita. La sua storia ci ha tanto colpito che nel pomeriggio eravamo gia' nella libreria della Paoline spagnole per acquistare il suo diario di pellegrino nel cammino di Santiago, per ora pubblicato solo in spagnolo (al encuentro de la vida).
Avremmo voluto visitare di piu' Santiago ma molto tempo purtroppo e' stato speso per la ricerca di un pacco spedito con le poste italiane. Non si capisce dove sia e che fine abbia fatto, la disinformazione da parte del call center italiano tra l'altro incoraggia delle opzioni al limite del surreale (una volta sembra che si siano serviti di UPS, un'altra di SDA). La posta spagnola e tutte le persone che incontriamo invece si dismostrano di una gentilezza e disponibilita' incredibile, che ci fa' subito dire: "in Italia non sarebbe stato uguale".
Tra le belle visite, per quanto brevi e parziali che abbiamo fatto dopo aver lasciato Santiago ci sono A Coruña, la cui Torre de Hercules proprio ieri ha guadagnato il titolo di patrimonio dell'umanita' dall'Unesco, e Finisterre. A Coruña merita una visita. Siamo partiti con questo invito da parte dall' amico Tommaso e adesso che ci siamo stati lo rilnaciamo a tutti. Una citta' che offre tanti svaghi, tra spiagge, campi sportivi e un lungo mare (oceano) con piste ciclabili e di passeggio che la circonda per intero per oltre
Finisterre, invece, meriterebbe un capitolo a parte. Qui termina il cammino dei pellegrini. In molti dopo Santiago si avventurano in questo lembo di terra che dista
Il bagno non siamo riusciti a farlo e abbiamo raccolto gli ultimi strascichi di un tramonto velato, ma il piccolo e simbolico rito della quemada (il fuoco degli abiti) e' avvenuta ... solo due lacere paia di calzini e un braccialetto donatoci ad Astorga.
Siamo a Pontevedra, citta' molto piacevole e lontana dai percorsi turistici e di pellegrinaggio (per quanto siamo sulla rotta del cammino portoghese), recuperiamo il sonno e le forze (la stranezza del cammino vuole che dolori vari lasciati lungo il cammino riaffiorino adesso), in attesa di spingerci in Portogallo e in Andalusia per le nostre meditate visite negli ecovillaggi.
Speriamo di poterci sempre tenere informati.